In volo con la Sezione Aerea della Guardia
di Finanza di Bolzano
Nella Foto un UH-169A - Volpe 503 - in servizo con la Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano.
Durante l’esercitazione S.A.R. “Grifone 2022” abbiamo partecipato ad una breve missione dimostrativa a bordo dell’Augusta Westland UH-169A della G.d.F. Quest’anno, lo scorso 9 marzo, ospiti della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano, abbiamo avuto l’opportunità di documentare una missione addestrativa volando in formazione con due modernissimi elicotteri UH-169A, autentici gioielli tecnologici e fiore all’occhiello della loro flotta.
Si ringrazia il Comando Generale della Guardia di Finanza ed il personale della Sezione Aerea di Bolzano per la collaborazione, disponibilità e l’assistenza ricevuta.
Aviation-shots ha avuto l’opportunità di documentare una missione addestrativa volando in formazione con due modernissimi elicotteri UH-169A in forza con la Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano, autentici gioielli tecnologici e fiore all’occhiello della loro flotta. Si comincia con un briefing meteo per individuare l’area più favorevole che risulta essere quella dell’Alpe di Siusi e si prosegue con quello tecnico/operativo a cui partecipano gli equipaggi al completo dei due elicotteri, più i tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Gli elicotteri saranno due e voleranno in formazione per gran parte della missione: ‘Volpe 505’ sarà il Leader con a bordo foto e video operatori, mentre ‘Volpe 503’ sarà l’elicottero che eseguirà gli atterraggi e le operazioni al verricello, ed avrà a bordo un foto operatore ed i tecnici del Soccorso Alpino. Si discute anche delle esigenze fotografiche, e di come conciliarle con le norme di sicurezza, elemento prioritario di ogni missione. Terminata la fase di pianificazione ci spostiamo prima in hangar e poi sul piazzale antistante dove i due elicotteri vengono sottoposti ai controlli pre-volo, mentre noi veniamo istruiti su come comportarci a bordo, a chi fare riferimento per ogni esigenza, ed indossiamo l’imbracatura anticaduta con cui verremo poi assicurati all’elicottero. Tutti saremo dotati di cuffie e comunicheremo tra i velivoli sulla frequenza prestabilita.
Siamo ormai pronti per la partenza, ma prima riteniamo doveroso descrivere in sintesi i compiti della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano e le caratteristiche dell’UH-169A.
Compiti
Nel dettaglio i compiti della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano sono i seguenti:
· Missioni di ricerca e soccorso
· Controllo del territorio per finalità di Polizia Economico – Finanziaria
· Controllo economico per finalità di polizia ambientale ed il contrasto ai traffici illeciti
· Concorso in attività di pattugliamento in montagna allo scopo di sorvegliare, controllare e prevenire illeciti in materia di ordine e sicurezza pubblica
· Sopralluoghi aerei, riprese aerofotografiche e ricerche in coordinamento con i reparti
· Pronto intervento in situazioni di emergenza e supporto a operazioni di polizia giudiziaria ad alto rischio
Come abbiamo già accennato, pur occupandosi di polizia economico finanziaria e polizia ambientale, la vocazione principale è quella del soccorso in montagna in stretta collaborazione con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, che si occupa delle operazioni messe in atto per portare soccorso alle vittime di incidenti o di malanni in montagna o, più generalmente, in luoghi impervi dove i normali soccorsi non possono arrivare. Per fare questo il S.A.G.F. non poteva prescindere dall’impiego di mezzi aerei, perciò il 27 giugno 1967 venne ufficialmente costituita, sull’Aeroporto di Bolzano, la Sezione Aerea della Guardia di Finanza dotata inizialmente degli Augusta Bell AB-47G. Dopo 10 anni di onorato servizio gli AB-47G furono sostituiti dai maneggevolissimi Breda Nardi NH-500M, mentre nel 2003 entra in servizio l’AB-412HP. Infine, il 19 febbraio 2020, arriva a Bolzano un modernissimo AW-169M con il nominativo ‘Volpe 504’ (UH-169A è la sigla utilizzata dalla Guardia di Finanza per la loro specifica configurazione dell’AW-169M).
L’UH-169A
L’UH-169A è un concentrato di tecnologia, bimotore medio-leggero di ultima generazione, propulso da due turbine Pratt & Whitney Canada PW210A1 con una potenza massima al decollo di 1.700 HP. Essendo certificato in Categoria A, in caso di avaria ad un motore l’elicottero è in grado di decollare, atterrare o proseguire il volo senza la necessità di un atterraggio forzato. Il peso massimo al decollo è pari a 4.600 kg (estendibile a 4.800 kg), la velocità massima è di 268 km/h con un’autonomia fino a 4 ore. Può imbarcare un max. di 11 passeggeri, oltre ai due piloti. La configurazione per la Guardia di Finanza comprende:
· Verricello di recupero ‘Goodrich’ molto performante con un cavo lungo circa 88 metri
· Sistema di galleggiamento di emergenza e zattere di salvataggio
· Trancia cavi
· APU (Auxiliary Power Unit) che consente di avviare il motore n.1 senza ingaggiare il rotore
· TCAS II (Traffic Collision Avoidance System) per evitare collisioni in volo con altri traffici
· Cockpit compatibile con NVG (Night Vision Goggles) occhiali per la visione notturna
· HTAWS (Helicopter Terrain Awareness Warning System) per evitare le collisioni con il terreno
· OPLS (Obstacle Proximity Lidar System) per la rilevazione e il monitoraggio di ostacoli a 360° intorno all’elicottero
· AFCS (Automatic Flight Control System) con modalità S.A.R.
· Faro di ricerca
· Sistema di comunicazione Satcom
A tutto questo aggiungiamo il sistema ‘IMSI-IMEI Catcher’ per la localizzazione dei telefoni cellulari, utilissimo per le attività di ricerca e soccorso di persone scomparse in montagna o a causa di calamità naturali. Il sistema identifica i codici IMEI o IMSI dei dispositivi cellulari che sono ricavabili tramite il numero di telefono dei dispersi.
Il volo
Decolliamo alle 11:20 da Bolzano a bordo del ‘Volpe 505’ (VOLPE è il call-sign, cioè il nominativo radio, assegnato dallo Stato maggiore dell’Aeronautica Militare agli elicotteri della Guardia di Finanza sin dal 1955) ed eseguiamo un breve sorvolo della zona a nord-ovest dell’aeroporto in attesa di ricongiungerci con il ‘Volpe 503’ decollato qualche minuto dopo. L’elicottero è spazioso, stabile, silenzioso e con vibrazioni quasi impercettibili. La formazione ‘Volpe 505’ + 1 si dirige quindi a est verso l’Alpe di Siusi, sorvolando Fié allo Sciliar, il traverso sud di Siusi, quindi Selva di Val Gardena ed il comprensorio sciistico di Dantercepies. Durante questo tratto effettuiamo un primo affiancamento ravvicinato tra i due elicotteri; la luce, volutamente ricercata, è perfetta; l’operatore di bordo segnala ai piloti l’intenzione di aprire il portellone; una riverifica delle imbracature e dei cavi di sicurezza ed il cielo si spalanca davanti a noi; scendo dal sedile e mi siedo sul pianale dell’elicottero con le gambe fuori al fine di avere la massima mobilità per le inquadrature: WOW!!!
Effettuiamo alcune riprese a ‘Volpe 503’ per poi cercare un posto adatto al primo atterraggio, ovviamente distante dagli sciatori. Lo troviamo poco a sud dell’intermedio tra la cabinovia Dantercepies I e Dantercepies II, in cima alla montagna. La vista è spettacolare, con Selva di Valgardena in valle a est e Colfosco giù a ovest. In realtà il posto non si rivela molto adatto alle operazioni, perciò ‘Volpe 503’ ridecolla e ci dirigiamo verso ovest passando al traverso nord del Sassolungo e Sassopiatto, fino alla località di Val Duron sulla quale eseguiamo un grande 8 sempre alla ricerca di un posto adatto per l’addestramento al verricello. Scendiamo quindi verso Pozza di Fassa, Vigo di Fassa, Carezza, girando intorno al Gruppo del Catinaccio, per poi salire a nord sul Massiccio dello Sciliar. Qui la situazione è ideale: nessuno in vista per chilometri, nessun sciatore, soltanto una natura mozzafiato e, come speravamo, ancora un po’ di neve naturale. ‘Volpe 503’ individua con facilità una zona adatta alle attività in prossimità di una malga, si abbassa, l’operatore del Soccorso Alpino si sporge dal portellone ed inizia la discesa a terra con il verricello. L’UH-169A è dotato di un verricello molto performante, che permette di diminuire notevolmente i tempi di operazione, riducendo, di conseguenza, l’esposizione a condizioni più delicate, sia per la gestione della macchina che per la sicurezza delle attività. Il cavo ha una lunghezza di 290 piedi (circa 88 metri) con una velocità di recupero di 250 piedi (circa 76 metri) al minuto. ‘Volpe 505’ segue e documenta le attività restando in volo intorno alla zona di lavoro. Recuperato l’operatore del Soccorso Alpino ci dirigiamo un chilometro e mezzo più a nord-ovest, verso una zona che definirei semplicemente fiabesca! Siamo al Rifugio Bolzano a 2.457 metri di altezza, sull’Altopiano dello Sciliar, montagna simbolo dell’Alto-Adige. Più che un rifugio, un vero castello tra le nuvole, circondato dai massicci montuosi del Sassolungo e Sassopiatto, Catinaccio e Latemar. Ma è tempo di mettersi al lavoro; portellone aperto; prendo posizione ed inizio a scattare. ‘Volpe 503’ si avvicina al rifugio, scende di quota ed il verricello comincia a calare l’operatore del Soccorso Alpino. Noi osserviamo le operazioni dall’alto, girando intorno al rifugio. Poi l’operatore viene recuperato, i portelloni si chiudono e a questo punto la formazione si divide: ‘Volpe 505’ ritorna a Bolzano, mentre ‘Volpe 503’ cerca un luogo adatto all’atterraggio. L’obiettivo è far scendere dall’elicottero un operatore ed il fotografo. Dopo un breve sorvolo della zona si decide di scendere a circa 300-400 metri a nord del Rifugio Bolzano. Atterraggio, sbarco dell’operatore e del fotografo, e decollo. In questa fase documentiamo l’elicottero che si allontana e poi ritorna per recuperarci.
Ma non è ancora finita. Al suo rientro a Bolzano ‘Volpe 503’ si avvicina al piazzale, si ferma a mezz’aria, apre il portellone, e questa volta tocca all’operatrice dei Soccorso Alpino scendere a terra con il verricello, per poi tornare all’hangar tranquillamente a piedi. Poi atterra anche ‘Volpe 503’: sono le 12:56.
Avere l’opportunità di documentare le attività di addestramento della Sezione Aerea e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bolzano è stato un privilegio. Tenete presente che l’ambiente in cui operano, la montagna, è un ambiente complesso che richiede competenze specifiche ed una grande preparazione nel saper prevedere zone di turbolenza, ascendenze, discendenze, condizioni metereologiche che possono cambiare velocemente, ecc., e questo rende ancora più impegnativo il loro compito. Perciò desideriamo ringraziare il Comandante Stefano Leone per l’accoglienza, il Sottotenente Pilota Luca Rosato per la meticolosa gestione della missione e tutto il personale della Sezione Aerea e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Bolzano per la collaborazione e per il lavoro che quotidianamente svolgono.
Pictures & Report by Simone Ba, Paolo Zerlotto e Luciano Zanini