MARISTAELI LUNI - SARZANA

IL CENTRO ADDESTRAMENTO E STANDARDIZZAZIONE AL VOLO SUL MARE

(C.A.S.V.M)

Costituito nel 2023, il Centro rappresenta un polo di eccellenza che accorpa competenze e funzioni chiave nella formazione e nell’addestramento degli equipaggi di volo. Con l’istituzione del CASVM, è stato conferito un nuovo slancio alla capacità di generare equipaggi altamente qualificati e standardizzati, attraverso un costante aggiornamento dei percorsi formativi in piena aderenza alle normative aeronautiche in vigore. Per la sua funzione il Centro si avvale di avanzati ausili didattici come i Full Crew Mission Simulators (FCMS) di EH-101 ed SH-90, strumenti di simulazione di ultima generazione che consentono un’esperienza addestrativa immersiva e realistica. Inoltre sotto la gestione del Centro opera la vasca operativa dedicata all’addestramento per l’ammaraggio forzato e la sopravvivenza in mare, un asset strategico per la formazione e l’addestramento degli equipaggi di volo. Vediamo nel dettaglio queste realtà:

 

1) EH-101 “Full Crew Mission Simulator”

Il Simulatore dell’EH-101 è stato inaugurato nel 2012 ed ha ricevuto un importante aggiornamento tecnico nel 2023. Si tratta di un FCMS (Full Crew Mission Simulator), cioè consente di addestrare l’intero equipaggio ad ogni tipologia di missione operativa, permettendo di massimizzare il ritorno addestrativo in un ambiente sicuro ed immersivo. Costruito dalla ditta canadese CAE con il supporto di Leonardo Elicotteri, pur essendo un simulatore statico, raggiunge un grado di realismo altissimo grazie ad un sistema grafico composto da 8 proiettori che consente ai piloti una visione immersiva con un campo visivo orizzontale di 220° e verticale di 60°. Le console di missione degli operatori di volo si trovano in un differente ambiente, all’interno di una cabina chiamata Rear Crew Trainer, che permette di simulare tutti i sensori e gli armamenti: Radar, Sonar Helras, Data Link 11, Missili e Siluri. La parte di cabina di pilotaggio e quella degli operatori di sistema possono funzionare in maniera completamente distinta oppure in modo combinato per la simulazione integrata di una missione. Entrambi i moduli sono supervisionati da una “regia” centrale, composta da una postazione in grado di generare una vastissima gamma di scenari operativi, condizioni meteo, emergenze e minacce, sia in condizioni diurne che notturne, permettendo anche l’impiego dei visori NVG. Oltre alle missioni antinave e antisommergibile, possono essere simulate anche operazioni di Eliassalto marittimo, operazioni a bordo delle unità navali e attività di Search and Rescue

2) SH-90 “Full Crew Mission Simulator”

 

Il simulatore della linea SH-90  è stato inaugurato nel settembre 2023 ed è un sistema di ultima generazione costruito e sviluppato da Leonardo Elicotteri. A differenza dell’FCMS dell’EH-101 che è di tipo statico, quello dell’SH-90 è full-motion con sei gradi di movimento, cioè consente alla cabina di muoversi fisicamente in tutte le direzioni fino ad un angolo di 30°, garantendo così una perfetta fedeltà e realismo nell’esecuzione della missione. Esterne alla cabina di pilotaggio sono allestite due console di missione identiche a quelle reali che, tramite un particolare software denominato Mission System Trainer, consentono agli operatori un addestramento realistico ed efficace con tutti i sistemi integrati di bordo. La simulazione viene programmata dagli istruttori tramite una postazione dedicata alla gestione e può essere controllata anche da remoto tramite una consolle presente in cabina di pilotaggio, alla stregua dell’FCMS EH-101. Anche in questo caso sono generabili una diversificata gamma di missioni in ogni condizione meteo e operativa, sia di giorno che di notte. Abbiamo avuto la possibilità di sederci all’interno del simulatore per assistere alla dimostrazione di una breve missione; questa prevedeva un decollo, un volo a vista di circa 20 minuti ed un rientro sulla base di Luni; il realismo è incredibile, la visuale è identica a quella che sperimenta il pilota dal vivo e vi assicuriamo che abbiamo provato anche un po’ di “motion sickness” durante le manovre più accentuate.

3) Ammaraggio Forzato – Helo  Dunker

 

Presso la vasca operativa si trova la cabina del Modular Egress Training System METS, unico simulatore di ammaraggio forzato militare presente in Italia, ed uno dei pochi operanti in Europa. In questa struttura ogni anno circa 1.000 militari di tutte le forze armate italiane si addestrano alla fuori uscita d’emergenza da un elicottero ammarato. Nella struttura c’è una piscina di 25mt la cui profondità varia da 1 a 5 metri; il METS simula la cabina dell’elicottero comprensiva di tutte le sue caratteristiche; questa viene ammainata in acqua tramite un apposito carroponte ad una velocità  di discesa analoga a quella di un ammaraggio di un elicottero in regime semi controllato da parte del pilota. Una volta in acqua sono simulabili vari scenari e diversi profili di rotazione e affondamento della cabina in funzione della fase di addestramento da affrontare. Il METS è completamente modulabile e configurabile: può diventare un EH-101, oppure un NH-90 o un AW-139, con tutte le caratteristiche in termini di uscite d’emergenza, configurazione della cabina ed installazione di simulacri delle armi di bordo. Il personale che deve sostenere la prova è prima sottoposto a visita medica, per poi recarsi nella vasca operativa dove si indossano il normale equipaggiamento per il volo: tuta, calzari da volo, casco, salvagente dotato di un bombolino di emergenza. L’equipaggiamento di volo comprende, infatti, anche una piccola bombola con erogatore, contenente una quantità d’aria sufficiente per respirare sott’acqua circa quattro minuti; va specificato che i quattro minuti sono teorici, perché se una persona è agitata e respira affannosamente l’aria potrebbe durare drasticamente meno. Durante questo tipo di addestramento è quindi fondamentale mantenere il giusto approccio mentale, gestendo lo stress e concentrandosi sulle manovre di emergenza necessarie per la fuoriuscita dalla cabina. Prima di affrontare le prove all’interno del METS, il personale si esercita in vasca con prove di nuoto, apnea e ripasso delle modalità d’uso dei dispositivi di sicurezza in dotazione. Le prove di ammaraggio forzato sono generalmente 3. La prima fase consiste in un ammaraggio controllato: la cabina entra in acqua ed inizia ad affondare piano, consentendo all’equipaggio di aprire il “bombolino”, prendere aria ed evacuare l’elicottero; essendo un ammaraggio controllato di solito c’è tutto il tempo per sganciare i portelloni ed aprire le uscite d’emergenza prima che l’elicottero affondi. La seconda fase simula un ammaraggio forzato, seguito dall’affondamento e dal capovolgimento della cabina; in questa fase si presuppone che ci sia stato il tempo da parte del pilota di avvertire l’equipaggio e di aprire preventivamente le porte. La terza fase rappresenta il caso peggiore, perché simula un impatto violento in acqua, seguito da un immediato affondamento e rovesciamento della cabina. In questa situazione non è stato possibile aprire in maniera preventiva le porte, perciò bisogna localizzarle, aprirle ed evacuare rapidamente. Durante queste tre prove ci sono 10 militari che forniscono assistenza, tra cui quattro operatori subacquei, rendendo la simulazione estremamente sicura, anche se il livello di attenzione e lo stress è sempre alto.

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2025, Pictures & Reports