PARMA FLYING DAYS 22-23.06.2008
Nei giorni 22-23 Giugno 2008, presso l’Aeroclub Gaspare Bolla di Parma, si è tenuta l’edizione 2008 di “Flying Days”, organizzata da “Incredible Adventures”.
Incredible Adventures organizza periodicamente dei voli sui caccia in Italia e all’estero, dando la possibilità agli appassionati di provare l’emozione del volo acrobatico e del volo formazione sui jet. In collaborazione con i “Breitling Jet Team”, quest’anno gli organizzatori sono riusciti a portare a Parma, presso l’associazione “Aviators”, due L-39 Albatross della famosa pattuglia acrobatica privata francese.
Io sono un appassionato di aviazione da tantissimi anni. Sono un assiduo frequentatore degli Airshow in Italia ed in Europa e, come tutti gli appassionati, ammiro e sospiro guardando le evoluzioni delle Pattuglie Acrobatiche e le dimostrazioni in volo dei Jet. Potrà sembrare scontato, ma quando questi aerei si esibiscono, l’emozione è sempre grande ed il mio cuore vola con loro. E tutte le volte mi chiedevo: ma cosa proveranno i piloti, quali emozioni, quali sensazioni, quale senso di libertà ?
Inutile dirlo: essere almeno una volta con loro, volare su queste macchine straordinarie, fare evoluzioni in assoluta libertà, è sempre stato il sogno della mia vita. Nel 2004 Incredible Adventures organizzò un evento simile a Cuneo, ma quando provai ad iscrivermi per volare con i Breitling Jet Team era troppo tardi: i posti erano esauriti. Potete immaginare la mia frustrazione. Ma la vita insegna che non bisogna mai arrendersi, e quanto l’associazione mi ha comunicato che quest’anno avrebbero organizzato un evento simile a Parma, mi sono iscritto “al volo”.
Ed è così che Domenica 22 Giugno 2008 il sogno di una vita è diventato realtà, una realtà che ha superato ogni mia aspettativa.
Dopo un accurato briefing sulle misure di sicurezza, sulle caratteristiche dell’aeroplano e sulle manovre acrobatiche previste durante il volo, nel primo pomeriggio, indossata la tuta di volo e la tuta anti-g, sono salito a bordo del velivolo n.7 del Breitling Jet Team, pilotato da Olivier Boulay.
Dopo un’attesa di circa 10 minuti sotto un sole cocente ed un caldo infernale, abbiamo ottenuto l’autorizzazione al decollo. In fianco a me il velivolo n.5 del Breitling Jet Team, pilotato da Patrick “Gaston” Marchand. Dalla torre di controllo non ci consentono il decollo in coppia, quindi decolliamo separatamente per poi ricongiungierci subito. Qualche minuto e raggiungiamo lo spazio aereo dove è consentito fare acrobazia ed il pilota mi comunica l’inizio delle “danze”. Patrick il “leader” e Olivier il “wingman”, in coppia e con gli aerei che volano affiancati alla distanza di 2 -3 metri, si parte: looping, tonneau a botte destro, tonneau a botte sinistro.
Cambio della formazione con il “wingman” che si posiziona immediatamente dietro e leggermente sotto al “leader”: di nuovo looping, tonneau, virate strette, cabrate seguite da picchiate, giri di 360°, e ancora manovre acrobatiche di tutti i tipi in un “rollercoaster” mozzafiato con accelerazioni di 3, 4, 5 g e oltre.
Naturalmente, tramite interfono, ero sempre in contatto con il pilota, al quale comunicavo le mie emozioni con grande spontaneità ed entusiasmo. Olivier, sentendo che stavo bene e che mi divertivo come non mai, rideva e accentuava le manovre, arrivando ad incassare fino 6.5 g (significa che, per alcuni istanti, il mio corpo è arrivato a pesare fino a 460 kg !!!). La mia tuta anti-g si gonfiava e sgonfiava senza sosta. Dopo qualche minuto, con gli occhi lucidi per l’emozione, ho detto ad Olivier: “I still don’t believe what we are doing. This was a lifetime dream. I’m having the time of my life !!!”. La prima risposta fu:”Paolo, you have to believe it: it’s real !!!!”.
La seconda risposta fu una cabrata terminata con il rovesciamento dell’aereo che mi ha procurato la sensazione di galleggiare nell’aria staccato dal seggiolino. Ho fatto un grido di gioia, seguito da una risata di Olivier il quale, visto che avevo gradito, ha pensato bene di ripetere la manovra con un’enfasi ancora maggiore.
Per circa 15 minuti ho vissuto in un’altra dimensione, la dimensione dell’incredibile, la dimensione dove tutto è possibile, la dimensione della bellezza, la dimensione della libertà assoluta. Due aeroplani, quattro persone, lanciati in una danza sfrenata, bella, elegante, che vorresti non finisse mai !!! Nella seconda metà del volo, Olivier mi ha consentito di scattare delle fotografie (la fotografia è l’altra mia grande passione). L’ho fatto con una piccola fotocamera che avevo “stivato” nella tasca presente sulla manica sinistra della mia tuta di volo. In quel momento ho scoperto che le emozioni non erano ancora finite: alzare le braccia per sollevare la piccola e leggerissima macchina fotografica richiedeva una sforzo enorme nelle manovre sotto g, ma la voglia di immortalare almeno alcuni di quei momenti mi ha consentito di superare anche questa difficoltà.
Ormai il tempo stava per scadere, perciò Olivier e Patrick hanno ripreso il volo livellato in direzione dell’aeroporto. Sempre fianco a fianco, vicini come non mai, abbiamo sorvolato la pista per la gioia delle persone e delle nostre famiglie che attendevano il nostro ritorno. Fine delle emozioni ? Neanche per idea ! Mentre il leader proseguiva diritto, Olivier si separava da lui con una virata secca a destra, facendomi incassare gli ultimi 5 g del volo e costringendomi ad emettere l’ennesimo grido di gioia.
Un suono sordo, che ho sentito molte altre volte su altri tipi di aereo, ed ho chiesto ad Olivier: “Gear down ?”. “Gear down and flaps down: prepare for landing”, fu la risposta. Il volo fisico era finito, ma io ho impiegato diversi giorni a ritornare sulla terra !!! E forse non ci tornerò più completamente.
Negli anni scorsi ho visto molte volte le esibizioni dei Breitling Jet Team. Li rivedrò ancora quest’anno all’AirTattoo e spero di vederli ancora per tanto tempo. Con il mio cuore sarò sempre là, seduto sul sedile posteriore del velivolo n.7, a rivivere questa straordinaria esperienza. Ma ora ho tutte le risposte: so cosa si prova e apprezzerò ancora di più ogni singola manovra acrobatica.
Ho gli occhi lucidi e quindi è meglio che concluda. Grazie, un sentito grazie alla mia famiglia e a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo sogno.
Paolo Zerlotto