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In volo con L'aeronautica Militare: i siai U-208 del centenario

 

Il Corso di Cultura Aeronautica che si è svolto a Forlì lo scorso Febbraio ha dato l’opportunità a 180 ragazzi e ragazze di volare sui SIAI 208 del 60° Stormo, evento che ha anche consentito di presentare per la prima volta al pubblico i quattro velivoli decorati con splendida livrea commemorativa del Centenario dell’Aeronautica Militare. Noi abbiamo volato con loro.

Ci siamo già occupati in passato dei Corsi di Cultura Aeronautica con i quali la nostra Aeronautica Militare si propone di diffondere, in modo completamente gratuito e facoltativo, la conoscenza del meraviglioso mondo del volo. Ma questo è un anno speciale per l’Aeronautica Militare Italiana, perché esattamente cento anni fa, il 28 Marzo 1923, essa diventava una Forza Armata autonoma. Tra le molteplici iniziative organizzate per la commemorazione di questo “primo” centenario, una ha riguardato la realizzazione della speciale livrea che letteralmente avvolge quattro dei velivoli SIAI U-208 utilizzati per Corsi di Cultura Aeronautica del 2023. Inoltre la città scelta per il debutto è stata quella di Forlì, che ha accolto l’iniziativa con entusiasmo e professionalità, mettendo a disposizione per le attività di volo l’Aeroporto commerciale “Luigi Ridolfi”.

Il 17 Febbraio 2023 si è svolto il Media Day presso l’Aeroporto “Luigi Ridolfì” alla presenza di un nutrito numero di personalità, tra cui: il Generale S.A. Silvano Frigerio – Com.te del Comando Scuole A.M./ Terza Regione Aerea, il Colonnello Michele Cesario – Com.te del 60° Stormo, il Maggiore Antonio Schifano – Com.te del Gruppo Volo a Vela del 60° Stormo, il Dott. Andrea Gilardi – Business Aviation Marketing & Communication Director di Forlì Airport, il Sindaco Gian Luca Zattini e Mario Maria Nanni dirigente dell’ufficio scolastico provinciale.

Nell’introduzione il Gen. Frigerio ha ricordato che la scelta di Forlì come prima tappa dei Corsi del 2023 è dovuta ai numerosi legami della città con l’Aeronautica Militare ed il mondo del volo: la vicina Lugo di Romagna ha dato i natali a Francesco Baracca, asso degli assi della Prima Guerra Mondiale; a Predappio c’era uno stabilimento dell’aeronautica Caproni; in città ha sede l’Istituto Tecnico Aeronautico Statale F. Baracca, il primo aperto in Italia; l’università ha un corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale e l’aeroporto di Cervia ospita il 15° Stormo specializzato nella Ricerca & Soccorso con gli elicotteri. Il Generale ha anche voluto rimarcare che l’obiettivo dell’Aeronautica è quello di “diffondere il concetto della cultura aeronautica e del volo in occasione del centenario della nostra forza armata. Il volo dà infatti la dimensione dell’evoluzione dell’uomo e dei cambiamenti nel corso della storia. Negli Istituti Scolastici non andiamo a diffondere cultura militare e non stiamo cercando nuovi militari, ma vogliamo avvicinare i giovani al mondo aeronautico. I ragazzi sono il futuro ed un domani probabilmente potranno vedere il primo essere umano atterrare su Marte”.

A seguire con il suo intervento il Colonnello Michele Cesario ha detto che la richiesta degli studenti è stata davvero ampia, con oltre 500 domande. E’ stato quindi difficile selezionare i 180 ragazzi e ragazze che avrebbero potuto partecipare. Per gli studenti il corso rappresenta un’occasione per avvicinarsi al mondo del volo, un mondo che offre grandi emozioni, ma che richiede impegno, competenza e passione. Per l’Aeronautica Militare, invece, è un’opportunità per essere fra i giovani ed avvicinarli alla cultura professionale e valoriale della Forza Armata al servizio del Paese. Il corso è diviso in due parti. Nella prima settimana gli studenti hanno seguito un ciclo di lezioni teoriche, nella Sala Icaro del Liceo “G.B. Morgagni“, sui principi dell’aerodinamica, sugli strumenti di bordo, la sicurezza del volo e con accenni alla meteorologia ed al controllo del traffico aereo. Al termine è seguita una verifica sulle nozioni acquisite con la stesura di una graduatoria. I 68 più meritevoli voleranno la settimana successiva seduti a fianco al pilota, condividendo i doppi comandi del SIAI 208; tutti gli altri avranno comunque la possibilità di volare seduti sul sedile posteriore. Inoltre i primi due classificati riceveranno come premio la possibilità di partecipare a uno stage all’Aeroporto di Guidonia, sede del 60° Stormo, e volare con l’aliante Twin Astir.

I SIAI U-208 ‘Special Color’

Le star dell’evento sono state senza dubbio i quattro SIAI U-208 avvolti a tutto tondo dalla livrea commemorativa del 100° Anniversario dell’Aeronautica Militare, che non esiterei definire una piccola opera d’arte, realizzata dallo Studio Basso Design di Cittadella (PD) ed applicata dalla Publicolor di Bassano del Grappa (VI). L’ispirazione parte dal Logo del Centenario, poi suddiviso nei vari elementi, spalmati e ricomposti sulla carlinga e sulle superfici di volo.

L’autore del Logo è Francesco Simone, il quale è riuscito ad esprimere il concetto del Centenario in modo semplice e pulito, in grado di mostrare con immediatezza le informazioni basilari ed il messaggio che intende comunicare. In posizione centrale il numero 100 in grande, con i due zeri che richiamano al “boom sonico” (le onde d’urto provocate da un velivolo che supera la velocità del suono), con un richiamo allo stile futurista. Una linea retta taglia in diagonale il “boom sonico” ed unisce un areo della famiglia SVA (protagonista di diverse imprese, come il volo su Vienna con Gabriele D’Annunzio nel 1918 o il raid Roma-Tokyo di Arturo Ferrarin nel 1920) al modernissimo caccia di 5° generazione Lockheed Martin F-35 ‘Lightning II’. A completare la simbologia, un semicerchio che rappresenta il senso di continuità della storia dell’Aeronautica Militare, a partire dal 1923 fino al 2023.

Ritornando all’aereo, le due date 1923 e 2023 sono stampigliate in grande sulla superficie superiore ed inferiore delle ali, in modo da risultare ben visibili in virata (una curiosità: la coccarda tricolore associata alla data 1923 è nella versione coi colori invertiti delle origini, mentre alla data del 2023 è associata la coccarda nella versione a bassa visibilità attualmente in uso sui velivoli di ultima generazione). Sulle superfici inferiori è stata applicata una grande riproduzione dell’aquila turrita in oro, che riempie con le sue ali quelle dell’aeroplano ed una porzione della coccarda dell’A.M., la quale si espande oltre le superfici inferiori del tronco di coda e dello stabilizzatore come a voler abbracciare il cielo che le circonda. Il tema dell’aquila viene riproposto anche sui fianchi della fusoliera, evidenziando le penne remiganti delle ali; lo sguardo fiero, sottolineato dal luccichio della pupilla (che è disegnata dalla cerniera in alluminio della portiera) e la raggiera delle piume caudali che si va a fondere con un cuneo tricolore alla base della deriva, omaggio alla Frecce Tricolori. Sul cofano motore è riprodotto per intero il logo del Centenario all’interno in un cerchio con la dicitura AERONAUTICA MILITARE, mentre sul tetto dell’abitacolo si trovano le due sagome dello SVA e dell’F35.

Il volo

Al termine della conferenza stampa ci siamo trasferiti sul piazzale dell’aeroporto, dove erano schierati i quattro SIAI U-208 ‘Special Color’ e, un po’ più distante, un quinto aereo con la coda ancora dipinta con l’effige di Arturo Ferrarin in commemorazione del Raid Roma-Tokyo del 1920.
Distribuiti su quattro turni, personalità e rappresentanti della stampa sono saliti a bordo per un volo di circa 20 minuti. Il volo sarebbe stato del tutto simile a quello che avrebbero effettuato gli studenti nella settimana successiva. Il decollo dei cinque aerei avviene in sequenza e poi ci si porta a sud-est dell’Aeroporto per effettuare alcune manovre basiche. A seguire, con gli aerei in fila indiana opportunamente distanziati, il pilota esegue una serie di virate sfogate da brivido e a seguire i quattro velivoli ‘Special Color’ si riuniscono in formazione a diamante, affiancati dal quinto SIAI U-208, portandosi sulla città per eseguire alcune virate sul centro storico di Forlì. Come spiegato in precedenza dal Colonnello Michele Cesario, “Il volo in formazione richiede impegno, sacrificio, professionalità e fiducia. Il leader è quello che deve dare più fiducia a chi lo segue, ma al tempo è stesso è colui che ripone la massima fiducia a chi lo segue. E’ una squadra che lavora all’unisono, un aspetto molto importante che cercheremo di trasmettere ai ragazzi durante il corso di Cultura Aeronautica. Nella vita, in qualsiasi impegno lavorativo quotidiano, non si è mai da soli. Il singolo deve metterci il proprio ed essere affidabile e competente”. Si ritorna quindi insieme verso l’aeroporto e, durante il sorvolo della pista, si procede con la classica “apertura” in sequenza per portarsi singolarmente all’atterraggio.

Si ringraziare l’Aeronautica Militare, il 60°Stormo ed il personale dell’Aeroporto di Forlì per la disponibilità e per la preziosa collaborazione .

Pictures and Report by Simone Ba / Paolo Zerlotto / Luciano Zanini

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2023, Pictures & Reports